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Questo studio, basato principalmente sulla documentazione dell'Archivio Segreto Vaticano e dell'Archivio di Stato di Firenze, tratta dell'attività espletata nel corso del lungo granducato di Ferdinando I (1587-1609) dalla nunziatura apostolica, fino ad ora soltanto parzialmente esplorata. Nel merito, l'analisi mostra il ruolo di terminale del centralismo romano e delle istanze della Chiesta postridentina, svolto dai rappresentanti pontifici nella Firenze di Ferdinando I, attraverso una poliedrica azione giudiziaria e religiosa. Nel contempo, i nunzi agiscono in qualità di rappresentanti diplomatici del pontefice presso il granduca, dando luogo in più di un'occasione, secondo quanto rivela l'analisi del carteggio inviato alla Segreteria di Stato, ad un cortocircuito tra ambito giudiziario e politico. Perciò, l'approfondimento delle vicende della nunziatura fiorentina fornisce ulteriori elementi alla conoscenza delle relazioni politiche tra Roma e Firenze e della articolata strategia internazionale perseguita lungamente, seppur invano, da Ferdinando I per rescindere i legami della dipendenza del Granducato dalla Spagna asburgica.